Lidia Campagnola

Ciao, mi chiamo Lidia Campagnola e vivo ad Anzio. Fin da piccola ho sentito un incessante bisogno di ricerca, ricerca della mia verità interiore che continuava a ripetermi di non accontentarmi , di non accettare, di non omologarmi . Mi sono sfidata nello studio, cosa che mi spaventava, e di cui non mi sentivo all’altezza. Con gli anni ho compreso che le mie insicurezze dipendevano dalla dislessia.
Il mio percorso di studi inizia alla L.u.i.b.e.n., scuola di Naturopatia e Counseling , dove ho imparato a sentire oltre quello che ero abituata a fare, a vedere nella fessura che s’interpone tra il visibile e l’invisibile. Potrà sembrare che abbia detto tutto e niente , ma non saprei spiegarlo altrimenti , è qui che mi hanno mostrato ciò che si cela dietro la pellicola della realtà apparente ed è qui che ho appreso cosa significhi veramente ascoltare ed essere ascoltati , sentiti.
Tutti i vecchi concetti che mi abitavano hanno lasciato spazio per la nuova Lidia che stava nascendo.
Ho proseguito i miei studi universitari presso l’Università di Tor Vergata laureandomi in Counseling Integrato per la professione d’aiuto ad approccio relazionale ( CIPA ). In questo modo ho approfondito ciò che già sapevo e aggiunto nuovi pezzi al puzzle, scoprendo tecniche e conoscenze che avrebbero reso il mio lavoro migliore.
Così sono diventata una Counselor il cui ruolo è proprio quello di lavorare , insieme al cliente sul qui ed ora al fine di aiutarlo a vivere in modo pieno e soddisfacente, attraverso l’autoconsapevolezza e l’accettazione delle proprie emozioni.
Nonostante ciò, sentivo di non aver ancora ascoltato a pieno quella verità martellante, che continuava a parlarmi. E come sempre accade nella vita, per caso , ho ricevuto la prima comunicazione dal Mondo dell’Oltre; una persona a me molto cara , ormai trapassata , stava lavorando per aiutarmi a trovare la mia strada.
Di lì a qualche anno sono venuta a conoscenza di una scuola in cui parlare con chi ha lasciato il corpo fisico era normale e dove venivano affrontate modalità d’aiuto diverse da quelle convenzionali , tecniche che mi calzavano a pennello, come un vestito cucito addosso e il mio vestito era la medianità . Così mi sono iscritta all’Arthur Findlay College, istituto che nasce per dare dimostrazione della vita dopo la morte. Qui si apre un nuovo capitolo della mia vita , quello da medium. Erroneamente si pensa che un medium parli con i “morti” , ma è molto di più di quello che sembra . Il nostro compito è quello di fare da ponte tra il nostro mondo e quello dello spirito, per mettere in comunicazione entrambe le parti e permettergli di sciogliere nodi e conflitti , nati durante la vita terrena , e che continuano a creare ancora scompiglio. Il medium è caratterizzato da una grande sensibilità , che spesso lo rende diverso, a tratti un emarginato, ma quando scopre il suo potenziale, quella diversità diventa il suo punto di forza e così è diventato il mio.
A questo punto immagino vi starete chiedendo quale sia effettivamente il mio lavoro . Io sono una sensitive Counselor , utilizzo tutti ciò che ho appreso in questi anni e lo metto al servizio, il mio compito è quello d’instaurare una relazione genuina con chi si presenta davanti a me e dargli il supporto necessario affinché possa rendersi conto dell’infinito potenziale che possiede.

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